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Vorrei iniziare col dire che mi è sempre piaciuto giocare con le parole, ragionare e associare idee e concetti; ma stavolta è stato davvero semplice... immediato direi; “gemellaggio” richiama il termine “gemelli”, da definizione: persone unite dall'esperienza unica prenatale, e al tempo stesso individui simili con particolari somiglianze o affinità nei sentimenti, nella volontà, nei gusti o nelle opinioni.
Ecco, penso proprio che questa definizione sia  una sintesi efficace del senso e delle finalità di un gemellaggio.

Dal 12 al 19 ottobre c.a. si è svolta la fase conclusiva dell’arricchente scambio culturale iniziato lo scorso aprile con il gruppo di ragazzi provenienti dal ‘Lycée Alphonse Benoît’ di Isle-sur-la-Sorgue, la tanto piccola quanto graziosa cittadina situata nella regione Provence-Alpes-Côte d’Azur francese; un’esperienza unica ed irripetibile, di notevole impatto culturale ed emotivo per ciascuno di noi. 

Un costante confrontarsi che è stato crescita in sensibilità, in empatia, ma soprattutto in  responsabilità, nonché occasione significativa di notevole potenziamento delle skills organizzative, considerate le difficoltà oggettive di coordinamento quando 60 adolescenti così differenti tra loro - come certamente lo sono gli alunni di un Liceo linguistico di un  quartiere di periferia di Palermo e quelli di un “Lycée” di una cittadina della  Provenza - si incontrano. 
Ed è sempre interessante, forse persino commovente constatare che, con l' avvicendarsi dei giorni trascorsi insieme, non resti alcuna traccia di quegli iniziali  gruppetti per così dire  poco "gemellati".

Credo che la sostanziale differenza, rispetto al nostro viaggio di andata (la partenza di aprile per Îsle-sur-la-Sorgue), una differenza certamente condivisibile da tutti, risieda nella diversa disposizione d'animo in attesa del loro arrivo: un' immane gioia per la consapevolezza di rivedere i medesimi ragazzi che esattamente sei mesi prima ci avevano accolto nelle loro case... farfalle nello stomaco... grande emozione ma anche tanto timore di non esser all' altezza di ricambiare alla stessa maniera l' ospitalità ricevuta, di non riuscire a renderli parte della nostra quotidianità, coscienti di cosa abbia significato per noi, far parte della loro, ma soprattutto tanta paura di non poter trasmettere quanto di bello la nostra terra ha da offrire, in un arco di tempo così limitato.

Abbiamo trascorso giorni di vicendevole osservazione alla ricerca di analogie e differenze nel parlare, nelle espressioni facciali, nelle movenze e nel porsi in genere, nel modo di gestire le giornate... la vita. Possiamo dire con certezza di aver estremamente migliorato il nostro francese, (beh, chi più, chi meno!)
Ed è stato incredibile rivederci nei volti dei nostri corrispondenti...quanto provato da noi sei mesi prima riflesso nei loro volti!  Il sentirsi accolti, il bello di dormire in un letto diverso dal proprio ma comunque comodo, il desiderio di gustare una pietanza nuova, la voglia di stare insieme e i notevoli sforzi per farsi comprendere. 

Le visite guidate, le escursioni ad Erice e Selinunte, le discussioni animate su quale specialità tipica far provare prima loro ( arancina o “pane e panelle”,  cannolo o  “brioscia”) le  risate a crepapelle per i vari fraintendimenti, le passeggiate in città, gli  scatti per non perdere l' ultimo autobus, le corse per la spiaggia di Mondello, i giochi sulla sabbia... tutti momenti indelebilmente scolpiti nei nostri cuori, perché  gesti, sorrisi e persino  silenzi, spesso diventano più eloquenti e incisivi  delle parole.

Una straordinaria opportunità di incontro di anime così simili e diverse allo stesso tempo che altrimenti, non avremmo avuto modo di incontrare, per la quale vogliamo esprimere la nostra infinita gratitudine ai docenti e  ai ragazzi francesi, alle famiglie italiane e francesi che hanno collaborato per la perfetta riuscita del tutto, ma soprattutto alla  Prof.ssa Volpe e alla Prof.ssa Raimondo, inossidabili punti di riferimento per tutti noi. Coinvolgenti, motivate e motivanti al massimo, flessibili e disponibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza di loro questo gemellaggio non avrebbe assolutamente potuto realizzarsi.

Alessia Zuccarello 5H

Le docenti R. Raimondo e S. Volpe ringraziano tutti i docenti dei consigli delle classi partecipanti al gemellaggio con la Francia ed in modo particolare la prof.ssa M.F. Starrabba e la prof.ssa D.Tuttoilmondo per la loro efficace collaborazione nelle attività di accoglienza del gruppo francese. 

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